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Testi liturgici: Gen 3,1-5.10; 1Cor 7,29-31; Mc 1,14-20
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Abbiamo ascoltato quello che il Signore ha detto a Giona: “Alzati, và a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico”.
Cosa avrebbe dovuto dire ai Niniviti?
Quello di essere fuori strada e di convertirsi, altrimenti: “Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta”.
È quello che il Signore ripete continuamente pure a noi e alla società perché, in qualche maniera, stiamo andando fuori strada. Per cui oggi più precisamente direbbe: “Se continuate così andrete a finire male”.
Il nostro Santuario di San Giuseppe in Spicello, opera postuma del Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, non può non ricordare il Vescovo emerito Mario Cecchini, partito da questo mondo la settimana scorsa.
A suo tempo egli era il Vescovo di Fano. Intuendo il sottinteso invito di san Giuseppe, ha elevato la chiesa di Spicello alla dignità di Santuario per una specifica finalità.
Gli è stato più facile comprenderlo per il fatto che era entrato a far parte della citata Famiglia Paolina, in quanto membro dell’Istituto Gesù Sacerdote.
La foto lo mostra mentre si trova in colloquio sull’argomento con don Stefano Lamera ssp, delegato dell’IGS.
Ora dal cielo, in stretta unione con san Giuseppe, continua la sua assistenza sui devoti e pellegrini e particolarmente su coloro che vi lavorano e lo animano.
Dal sito dell’IGS estraiamo e pubblichiamo il suo profilo: